venerdì 19 maggio 2017

INCREDIBILE A SCAPIGLIATO: CHI PIU' INQUINA, MENO PAGA


Tra le oltre 300 osservazioni già pervenute alla Regione Toscana contro il progetto di ampliamento della discarica di Scapigliato, sono presenti anche quelle elaborate dal Comitato Rifiuti-zero Cecina, che aderisce al Coordinamento provinciale Rifiuti-zero.
In particolare, vengono indicati tra gli altri alcuni aspetti che riteniamo di notevole gravità:
1) l'atto dirigenziale n. 159/2012 della Provincia di Livorno prevede che "all'esaurimento della volumetria autorizzata il gestore dovrà avviare la procedura di chiusura" e non certo chiedere una nuova autorizzazione per abbancare altri 6 milioni di tonnellate;
2) il Piano regionale prevede una sostanziale diminuzione dei rifiuti urbani e speciali conferiti in discarica, oltre alla nascita di filiere del riciclo dei rifiuti speciali, contrastando quindi nettamente con il progetto di ampliamento a Scapigliato;
3) i conferimenti richiesti risulterebbero superiori all'intero fabbisogno di tutta la Toscana costiera (ATO), senza contare la costante tendenza regionale di diminuzione dello smaltimento dei rifiuti speciali, calato del 33% in 7 anni;
4) la convenzione firmata da ATO Costa e REA Impianti il 14 marzo 2017 prevede prezzi di conferimento in discarica che si riducono con l'aumento dei conferimenti annuali: partendo da un costo di 75 euro a tonnellata si procede a scontare il prezzo fino a 65 euro a tonnellata man mano che i conferimenti aumentano! Questo criterio può essere definito "chi più inquina, meno paga" e distorce il sistema di gestione dei rifiuti sfavorendo le pratiche prioritarie virtuose indicate dalla normativa nazionale, europea e regionale, compensando in tutto o in parte le penalizzazioni tariffarie applicate dalla Regione per i conferimenti in discarica.
Per tutti questi motivi e per molti altri indicati nelle osservazioni presentate, continuiamo a chiedere con forza che REA Impianti ritiri il progetto e ne presenti uno realmente rivolto alla chiusura della discarica ed allo sviluppo di impianti di recupero e riciclo dei materiali, come era stato assicurato ai cittadini: non si può prescindere da una diminuzione progressiva dei conferimenti autorizzati dalla Regione, fino ad arrivare a zero nel più breve tempo possibile.

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